Vogliamo raccontare il dietro le quinte della seconda edizione del phpday PUG Edition, che si è svolta il 16 Marzo scorso per rivivere insieme alcuni dei momenti che abbiamo trascorso durante questa edizione.
Prima di tutto, che cos’è il phpday PUG Edition?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo prima rispondere ad altre due quesiti, ovvero: che cos’è il phpday? E che cos’è un PUG?
Il phpday è la più grande conferenza italiana su php, organizzata dal GrUSP dal lontano 2003 e storicamente si teneva a maggio, a Verona, in due giorni in cui pioveva immancabilmente.
I PUG invece sono i php (o programmer per i più flessibili) user group, ovvero community di developer dove si parla di php, framework, testing, devops, best practice e tutti quegli argomenti interessanti che vale la pena condividere con gli altri.
Hai sperimentato un nuovo tool per la CI/CD? Parlane al PUG! Cerchi collaboratori per la tua libreria open source? Frequenta il tuo amichevole PUG di quartiere, ci sarà sicuramente qualche persona curiosa pronta a darti una mano.
Quindi, cos’è il phpday PUG edition?
É l’edizione del phpday organizzata dai PUG stessi, un appuntamento dove si incontrano tutti gli user group italiani ed insieme costruiscono l’agenda della giornata, portando i propri contenuti, la propria esperienza, il proprio accento, la propria storia.
La PUG edition è nata nel 2020 durante la pandemia da Covid-19. Quando è stato chiaro che l’edizione canonica del phpday non si sarebbe potuta organizzare in presenza a Verona, il GrUSP ha proposto ai coordinatori dei PUG di organizzare nelle stesse date un’edizione online, in cui l’agenda fosse gestita proprio da noi community, dando spazio ai nostri iscritti – i PUGgers – e dando spazio a quelle community più giovani, nate proprio a ridosso del lockdown, per farle conoscere e crescere in previsione del ritorno alla normalità.
Ma questa era la prima metà del 2020.
Ben presto abbiamo capito che la situazione non sarebbe tornata “normale” a breve, e, vista anche la voglia di ripetere l’esperienza dell’anno prima, si è pensato di ripetere l’esperimento del phpday PUG edition anche nel 2021, ma questa volta lasciando tutta l’organizzazione intera dell’evento in mano ai PUG, dalla scelta della data ai saluti finali a fine dell’evento.
Il GrUSP ci ha chiesto chi si volesse prendere in carico la responsabilità della realizzazione dell’evento, ed è qui che siamo entrati in campo noi: Alessandro, Teo e Nicole. Tre “volontari spontanei”, come direbbe Michela. Abbiamo messo in campo la nostra competenza, sensibilità e il nostro punto di vista super motivati a portare a termine la seconda edizione del “phpday dei PUG”.
C’era solo un piccolo problema. Il tempo.
Anche se abbiamo deciso a dicembre di organizzare l’evento, battezzando il 18 marzo come data, ci siamo trovati con tante cose da fare e poco tempo a disposizione.
Nessuno di noi aveva mai organizzato una conferenza, si, avevamo alle spalle gli incontri dei PUG, ma un meetup di un paio d’ore con 30 persone si organizza molto più facilmente di una conferenza di 8 ore!
Per fortuna non eravamo soli, ci sono stati 2 fattori determinanti per la buona riuscita dell’evento: lo staff del GrUSP e ogni speaker che ha partecipato.
Parlando del GrUSP possiamo dire che abbiamo avuto al nostro fianco dei veri e propri angeli custodi, mai invasivi ma sempre presenti: ci hanno osservato lavorare e lasciato prendere tutte le decisioni, offrendo sempre una mano per l’invio di quella mail un po’ lunga, o la creazione delle immagini su Canva. Quando l’ostacolo davanti a noi sembrava troppo grande “appariva” magicamente una mano, pronta a darci una spintarella per saltare più in alto e portare a casa il risultato.
Ogni speaker, d’altro canto, ha riposto fiducia in noi, mostrando grande disponibilità nella definizione dell’agenda, nel fare le prove, nell’imparare insieme a noi ad usare il tool per la regia della conferenza virtuale.
Non da meno, hanno portato sul palco tanti argomenti interessanti e tanti talk “nuovi”, mai proposti ad altri eventi ma anzi sviluppati apposta per il phpday PUG edition: dalla CI/CD ai design pattern, dalla sindrome dell’impostore alla suite di test, dal git branching model all’approccio CQRS passando per i sistemi di hosting e deploy automatico.
Una delle sfide più grandi è stata quella di trovare un insieme di contenuti ampio ma eterogeneo così da da riuscire a costruire una scaletta bilanciata senza perdere il ritmo e tenendo le persone interessate.
Come organizer e MC dell’evento l’esperienza è stata bella. Lo diciamo adesso dopo 3 mesi, quando la tensione di quei giorni è passata e ci rendiamo conto che l’evento è andato molto bene e ci ha fatto bene: abbiamo toccato con mano le difficoltà nell’organizzazione di un evento “grande”, riscoperto l’importanza della pianificazione, della definizione degli obiettivi, della buona comunicazione e del lavoro di squadra.
Abbiamo conosciuto tante persone in gamba, persone che di nome conoscevamo già – gironzolando per il phpday già dal 2015 – ma che in questa occasione hanno condiviso tante ore di lavoro, di discussione, di risate, di sospiri, di gatti che camminano sulla tastiera, tante serate con la palpebra che inizia a cedere e la voglia di allontanarsi dal pc dopo 12 ore davanti allo schermo, a mettere in fila le cose da fare e decidere chi si prende la responsabilità di dire a qualcuno che non è stato scelto come speaker, chi rompe il ghiaccio la mattina della conferenza e fa l’MC per il primo talk del giorno.
Partecipare al phpday è sempre stata un’esperienza interessante e lo è stato anche questa volta. Come ogni conferenza, grande o piccola che sia, si scoprono punti di vista diversi, nuovi strumenti e best practice, si impara dalle storie altrui che raccontano come hanno risolto un problema al cliente, completato una configurazione ostica, ripristinato il database in produzione che era stato cancellato per errore 😉
E come sempre, come in ogni conferenza e come in ogni PUG, queste persone hanno allargato non solo il nostro network ma anche la nostra comfort zone.
“Vieni a parlare al mio PUG!”, “Potremmo fare un talk insieme…”, “faresti l’MC all’evento che sto organizzando?” sono solo alcune delle cose che ci portiamo a casa e metteremo in cantiere per i prossimi mesi.
Quindi, perchè partecipare al prossimo phpday?
Anche se stare in mezzo a tanta gente scarica la batteria della mia “autonomia social” trovo indispensabile partecipare a questi eventi. Sono terreno di semina e di raccolto: spazi dove si instaurano rapporti di lavoro e d’amicizia, momenti dove nascono e spesso si realizzano idee. Provare per credere. – Nicole
Se uno ha una passione per un argomento o una tecnologia la risposta è “rubber duck debugging”. Il percorso vi porta all’approfondimento del tema per poterlo esporlo agli altri, consente di interiorizzarlo e approfondirlo. Tutto si corona con l’esposizione e la soddisfazione di esserci stati ma il vero valore è il percorso che ci porta alla vera sfida: spiegare agli altri un argomento. – Alessandro
La doccia fredda. La prima volta che ho partecipato ad una conferenza del GrUSP è stato in un LaravelDay in cui ci avevo messo piede pensando che dopo 8 anni di carriera potessi definirmi senior. A quanto pare non era così. La formazione e la qualità trasmessa in questi eventi ti risveglia la voglia di andare avanti e continuare a crescere come sviluppatore e come persona.
Non meno importante la possibilità di essere fisicamente in mezzo la community: persone che senti principalmente su Slack durante l’anno riesci finalmente a vederle e a dargli un volto. – Teo
Rivivi l’intero evento
Articolo scritto da:
Nicole Bartolini | PUG Romagna
Sono una Pokémon Master in pensione con oltre 20 anni di esperienza, la peggior snowboarder d’Europa, una metallara a tempo perso e un’amante dei carboidrati. Aiuto le persone a lavorare più felicemente: sono una consulente per la Digital Transformation e una community manager, ciecamente convinta che le persone appassionate lavorino meglio e raggiungano risultati migliori. Sono la fondatrice e coordinatrice di PUG Romagna e devRomagna, due community di sviluppatori per sviluppatori, create con l’obiettivo di diffondere le buone pratiche e condividere conoscenza.
Alessandro Cappellozza | PUG Rovigo
Dopo la laurea in ingegneria informatica mi sono dedicato allo sviluppo web di applicativi prima e infrastrutture poi; da diversi anni lavoro in ambito IIOT cercando di integrare telemetria e telecontrollo tramite .Net, PHP e NodeJS nel Cloud.
Teo Miscia | PUG Pescara
Teo Miscia, classe 1993. Ho iniziato la mia carriera di developer già in 4° superiore da quando ho collaborato con un’agenzia web di Pescara e successivamente ho realizzato un portale per la Questura per un progetto di collaborazione tra l’ITIS e la Questura. Da 9 anni lavoro all’interno del mondo delle multinazionali e da Giugno ’19 sono diventato freelance. Uso Laravel come mio principale framework PHP dal 2015, quando era appena arrivato Laravel 5